La leggenda racconta che alla base di questa scelta ci fu un evento miracoloso avvenuto nel 312, durante la battaglia del Ponte Milvio, alle porte di Roma. La Croce cristiana gli apparve in sogno e, proteggendolo, gli permise di ottenere una vittoria decisiva su Massenzio. Verità o leggenda, attraverso questo episodio si può ben capire come Costantino, ufficializzando il Cristianesimo, utilizzò la Chiesa per rafforzare il suo impero e saldare i preoccupanti elementi di cedimento che lo stavano minando. Costantino non si convertì comunque al cristianesimo, interruppe i sacrifici pagani e governò l'impero in modo programmatico, cercando di rafforzarlo e di consolidare lo spirito di appartenenza della popolazione. Solo in tarda età, accettò di farsi battezzare.
Costantino diede ai cristiani i primi luoghi di culto, facendo costruire, a proprie spese, la basilica di San Pietro a Roma e del Santo Sepolcro a Gerusalemme. La Chiesa, in cambio, riconobbe a Costantino ampi poteri in campo religioso, denominandolo vescovo esterno di tutta la Chiesa Cristiana, ruolo che gli permise di arbitrare le dispute dottrinali che dividevano la Chiesa. Per Costantino, la chiesa doveva restare unita, e rafforzarsi sempre più, perché questo significava tenere unito l'Impero e fortificarlo. E, per difendere l'unità religiosa, iniziò a condannare le eresie, così come in passato era avvenuto proprio per la Chiesa cattolica.
Costantino diede ai cristiani i primi luoghi di culto, facendo costruire, a proprie spese, la basilica di San Pietro a Roma e del Santo Sepolcro a Gerusalemme. La Chiesa, in cambio, riconobbe a Costantino ampi poteri in campo religioso, denominandolo vescovo esterno di tutta la Chiesa Cristiana, ruolo che gli permise di arbitrare le dispute dottrinali che dividevano la Chiesa. Per Costantino, la chiesa doveva restare unita, e rafforzarsi sempre più, perché questo significava tenere unito l'Impero e fortificarlo. E, per difendere l'unità religiosa, iniziò a condannare le eresie, così come in passato era avvenuto proprio per la Chiesa cattolica.
L'arianesimo
L'eresia più pericolosa che minacciava la Chiesa era l'arianesimo, dottrina che prende il nome dal sacerdote di Alessandria D'Egitto Ario. Egli sosteneva che Gesù, figlio di Dio, era un semplice uomo e dunque possedeva un grado di divinità inferiore rispetto al Padre. Costantino convocò un concilio ecumenico, ossia una riunione di tutti i Vescovi della Chiesa, e nel 325 si discusse la questione a Nicea, in Asia Minore, (da qui il nome Concilio di Nicea). La dottrina ariana venne condannata, i suoi sostenitori messi fuorilegge e puniti come malfattori. L'ortodossia, ossia l'accettazione totale di tutti i principi di una dottrina, quella cristiana cattolica, venne imposta come dovere non solo religioso ma anche civile.
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