Il cuore è un muscolo speciale, ben conscio del suo ruolo talmente importante per il nostro corpo che gli attribuisce anche gli aspetti emotivi della nostra vita, ha deciso di differenziarsi anche nel suo aspetto!
Infatti mentre tutti i muscoli volontari sono striati, ossia costituiti da fasce di tessuto muscolare, tutti i muscoli involontari sono costituiti da tessuto liscio, ad eccezione del cuore, che è striato!
Sembra quasi che il nostro cuore ci voglia dire che si, è lui che decide di battere e noi non possiamo condizionarlo nel suo movimento, ma se vogliamo possiamo considerarlo come facciamo per i muscoli volontari, e quindi possiamo essere noi a decidere di amare!
Infatti mentre tutti i muscoli volontari sono striati, ossia costituiti da fasce di tessuto muscolare, tutti i muscoli involontari sono costituiti da tessuto liscio, ad eccezione del cuore, che è striato!
Sembra quasi che il nostro cuore ci voglia dire che si, è lui che decide di battere e noi non possiamo condizionarlo nel suo movimento, ma se vogliamo possiamo considerarlo come facciamo per i muscoli volontari, e quindi possiamo essere noi a decidere di amare!
Il cablaggio muscolare
Per poter vivere, il nostro corpo deve essere “connesso”, abbiamo bisogno di energia e abbiamo bisogno di impulsi, perché in fondo anche il corpo è una “macchina”, una macchina meravigliosa dove però manca il Wi-Fi, ma c’è una fitta rete di cablaggio fatta di vasi sanguigni e di nervi che lo attraversa interamente e lo collega. L’energia arriva quindi per mezzo del sangue che attraversa arterie, vene e capillari per portare zucchero (glucosio) e ossigeno in ogni cellula del corpo. Gli stimoli sono invece gli impulsi che arrivano attraverso i nervi.
Il lavoro di gruppo dei muscoli volontari!
Quello dei muscoli volontari è un team collaudato, i muscoli sanno lavorare in coppia ed è proprio grazie a questa perfetta organizzazione del lavoro che avviene il movimento. Situati in posizione contrapposta si alternano nel lavoro e nelle pause, per cui se un muscolo si contrae, e quindi “lavora” esercitando una forza di trazione che lo porta a concentrarsi (e quindi a ridursi nelle dimensioni) il suo socio, ovvero il muscolo antagonista, si rilassa e si allunga come per farsi un riposino…
I muscoli sono dei tiratori scelti, il loro lavoro consiste nel tirare, il movimento è tutto un tira e molla alternato, un contrarsi e rilassarsi che il nostro cervello comanda per far fare al nostro corpo i movimenti che vogliamo.
I muscoli sono dei tiratori scelti, il loro lavoro consiste nel tirare, il movimento è tutto un tira e molla alternato, un contrarsi e rilassarsi che il nostro cervello comanda per far fare al nostro corpo i movimenti che vogliamo.
Il manuale di istruzioni del movimento
Questo è il classico caso in cui… è più facile a farsi che a dirsi! Quando vogliamo fare un movimento il nostro cervello sa bene quale ordine impartire ai muscoli attraverso il sistema nervoso, ma in vista di un’eventuale colloquio con la vostra insegnante dovrà essere preparato a spiegarle con parole sue quello che per lui è istintivamente naturale. Quindi è utile dare uno sguardo anche al manuale di istruzioni del movimento muscolare per saper spiegare i tipi di movimento che siamo in grado di eseguire, ma vi avviso, include esercitazioni di test del prodotto!
La flessione:
La flessione:
Opzione A: Mettersi in piedi, allungare le braccia per mantenere l’equilibrio, abbassarsi verso il pavimento piegando le ginocchia e mantenendo dritta la schiena. Raddrizzarsi e constatare che grazie a questa flessione abbiamo avvicinato tra di loro due ossa, il femore alla tibia.
Opzione B, per i pigri: Imparare a memoria la definizione per cui si effettua una flessione quando si avvicinano due ossa utilizzando i muscoli flessori.
L'estensione:
Opzione A. Ripetere il precedente esercizio concentrandosi sul fatto che grazie all’estensione i muscoli si allontanano ( ed è quello che ti è successo quando ti sei rialzato)
Opzione A. Ripetere il precedente esercizio concentrandosi sul fatto che grazie all’estensione i muscoli si allontanano ( ed è quello che ti è successo quando ti sei rialzato)
Opzione B, sempre per i più pigri, imparare a memoria la definizione per cui due ossa si allontanano attraverso i muscoli estensori.
L'abduzione:
Mettersi in piedi ben diritti, immaginare il nostro corpo attraversato da una linea retta che parte dal piede e arriva fino alla testa e allontanare verso l’esterno una gamba e un braccio mantenendo la posizione in equilibrio. Questo esercizio risulta particolarmente efficace se prima indossate un tutù da ballerina. In ogni caso, quella che avete eseguito è un’abduzione.
I pigri potranno evitare di indossare il tutù ma dovranno imparare a memoria la definizione per cui si esegue un’abduzione quando un arto si allontana dalla meridiana del corpo grazie ai muscoli abduttori.
L'Adduzione: Ripetere l’esercizio dell’abduzione e poi tornare esattamente alla posizione di partenza, in pratica l’adduzione è il movimento che permette a un arto di avvicinarsi alla meridiana del corpo, e questa è anche la definizione che i pigri dovranno imparare a memoria.
L'Adduzione: Ripetere l’esercizio dell’abduzione e poi tornare esattamente alla posizione di partenza, in pratica l’adduzione è il movimento che permette a un arto di avvicinarsi alla meridiana del corpo, e questa è anche la definizione che i pigri dovranno imparare a memoria.
Rotazione: Questo esercizio è talmente facile che anche i pigri non potranno sottrarsi dal provare a ruotare la testa, e tra l’altro se sei stato fino ad ora a leggere questa pagina hai proprio bisogno di sgranchire i tuoi muscoli. Con la rotazione si ruota una parte del corpo utilizzando i muscoli rotatori.
Il manuale si ferma a questo movimento, prima di lasciarti ti chiedo però di farne ancora uno… che sia un sorriso o una boccaccia, ricordati che le espressioni non si fanno solo in matematica ma anche con il viso, grazie ai muscoli mimici.
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ultimo aggiornamento novembre 2020
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