Homo Habilis, caratteristiche e informazioni per la scuola primaria

Homo habilis, l'ominide della preistoria che si contraddistinse per le sue abilità

L'homo habilis (video) visse oltre due milioni di anni fa in Africa, o meglio, comparve quasi tre milioni di anni fa, come dimostrato da recenti ritrovamenti archeologici.
Rispetto al suo predecessore, l'australopiteco, l'homo habilis presentava già i segni di un'evoluzione sia fisica che mentale, era infatti più alto e aveva un cervello più grande. 
Sviluppando maggiormente il cervello e le sue potenzialità, l'homo habilis comprese che poteva utilizzare i materiali a sua disposizione per creare degli strumenti che l'avrebbero aiutato nella vita quotidiana, per cui iniziò a lavorare la pietra per creare dei chopper, ovvero delle lame più o meno affilate.
La pietra che meglio si prestava a questa lavorazione, permettendo di essere scheggiata facilmente e di creare delle asce utili all'estrazione di radici dal terreno o di carne dagli animali, era la selce.
Il nome homo habilis deriva proprio da questo, dalle sue nuove abilità manuali.

I chopper erano attrezzi utili per la vita quotidiana dell'homo habilis
L'homo Habilis sfrutta la manualità per creare i chopper

Caratteristiche fisiche dell'homo habilis

L'homo habilis camminava ormai con sicurezza su due gambe. Era alto 140-150 cm e il suo peso si aggirava sui 40-50 kg.
L'homo habilis viveva prevalentemente sugli alberi, tra la vegetazione da cui scendeva di giorno per procurarsi il cibo, e in seguito anche nelle caverne, in cui cercava riparo.

Come viveva l'homo habilis?

L'homo habilis era un nomade, si spostava alla ricerca di cibo o per fuggire in caso di pericolo.
Viveva in piccoli gruppi in cui ogni componente aveva un compito preciso, i piccoli si dedicavano alla raccolta delle bacche, altri utilizzavano dei bastoni per sradicare radici commestibili e i maschi adulti andavano alla ricerca di carne di animali già morti, che poi spolpava con i primi chopper rudimentali.
Comunicava con i suoi simili attraverso gesti e versi, non ancora un vero e proprio linguaggio ma una sorta di vocio che gli permetteva di identificare i suoi simili e di interagire con loro.
L'homo habilis visse nell'era del paleolitico, in un'epoca in cui la terra era ricoperta da grandi foreste e praterie e numerosi, immensi ghiacciai.
Le inondazioni, le eruzioni vulcaniche e i terremoti erano frequenti e devastanti.
L'estinzione dell'homo habilis risale a circa 1.300.000 anni fa.



homo abilis, come viveva. Riassunto per la scuola
L'Homo Habilis viveva in gruppo

homo habilis riassunto per la scuola






20 marzo 2018: Pubblicato il video sull'Homo Habilis
in questa pagina trovi anche il testo e contenuti aggiuntivi sul video dell'Homo Habilis
ultimo aggiornamento ottobre 2020

Commenti

  • Raccoglievano frutti selvatici e radici

    RispondiElimina
  • Non per fare eccessivamente il pignolo ma si scrive ''Homo habilis'' e non ''homo habilis'' con la prima lettera del genere maiuscola, andrebbe anche in corsivo ma in un articolo scritto al computer lo stampatello penso si possa accettare! Ci sono anche alcune cose che un po' mi lasciano perplesso come il fatto che abitasse le caverne. Per il resto penso sia un buon testo per le elementari!

    RispondiElimina
  • Grazie per il tuo commento Federigo, se ho capito quello che hai scritto si scrive Homo habilis e non homo habilis? Se puoi confermarmelo gli studenti che leggono ne saranno felici, perché è per loro che scrivo i testi, anche se, per assecondare le leggi della ricerca su internet, poi se voglio che il testo arrivi realmente ai ragazzi che cercano informazioni, devo usare le chiavi di ricerca più utilizzate. Ma l'informazione resta preziosa. Mi pare di capire che tu sia un esperto sull'argomento, e gli esperti sono sempre i benvenuti sul sito, quindi se ti va di condividere altre informazioni (per esempio sulle abitazioni), sei il benvenuto. Ti chiedo solo di usare un linguaggio... a portata di bambino, e ogni contributo sarà apprezzato!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, esperto è un parolone, comunque sia sì, si scrive così è una regola "scientifica" che vale per tutti i nome specifici. Il fatto che dormissero nelle caverne è un luogo comune, è più probabile infatti che cercassero rifugio sugli alberi.
      Sono capitato per caso su questo sito e non posso che farvi i complimenti...

      Elimina
    2. Io e tutti i lettori apprezziamo tutti i contributi che possono creare nuovi stimoli di interpretazione, quindi grazie per aver contribuito a rendere questo sito più preciso.

      Elimina
    3. Sicuramente l'Homo Habilis aveva la possibilità di cercare rifugio sugli alberi, tuttavia la mutazione climatica del periodo indica che il territorio, occupato da queste prime forme di "uomo", pareva sempre più una prateria che una foresta, quindi sempre meno alberi. Infatti il nostro eroe iniziò a trovare anche rifugio in grotte ed anfratti naturali, oltre ad utilizzare i chopper per raggruppare rami e sterpaglie. Prova di questo è la Wonderwerk Cave in cui sono stati ritrovati moltissimi reperti, tra cui strumenti in pietra riconducibili all'epoca dell'Homo Habilis. L'evoluzione dell'uomo è una storia bellissima sempre alla ricerca di conferme ed ogni giorno si fanno scoperte e si approfondiscono datazioni di reperti. Quindi, credo sia corretta l'indicazione dell'articolo sopra per la scuola primaria. Ottimo lavoro, la mia bimba ne è entusiasta.

      Elimina
    4. Ne sono felice. Grazie per il commento e per il contributo di approfondimento.

      Elimina