Le risorse naturali di Roma
Per capire la nascita di Roma è importante comprendere le caratteristiche del territorio su cui la città fu fondata, e quindi le risorse che le prime popolazioni poterono sfruttare per svilupparsi e prosperare.
La pianura era paludosa e malsana, una zona inospitale per essere abitata, quindi le popolazioni locali (principalmente Latini e Sabini) avevano scelto di costruire le proprie abitazioni e i propri villaggi sulle colline boscose sulla sponda sinistra del fiume Tevere. Il Tevere rappresentava una risorsa fondamentale per l’agricoltura, permettendo di irrigare i campi, per la vita quotidiana, offrendo la disponibilità d’acqua potabile, e per il trasporto delle persone e delle cose, che avveniva sulle zattere, lungo un tratto navigabile di 20 km circa, fino alla sua foce sul mar Tirreno.
La pianura era paludosa e malsana, una zona inospitale per essere abitata, quindi le popolazioni locali (principalmente Latini e Sabini) avevano scelto di costruire le proprie abitazioni e i propri villaggi sulle colline boscose sulla sponda sinistra del fiume Tevere. Il Tevere rappresentava una risorsa fondamentale per l’agricoltura, permettendo di irrigare i campi, per la vita quotidiana, offrendo la disponibilità d’acqua potabile, e per il trasporto delle persone e delle cose, che avveniva sulle zattere, lungo un tratto navigabile di 20 km circa, fino alla sua foce sul mar Tirreno.

Entrambe le teorie, poi,
ci parlano di primi insediamenti diversi: difficile stabilire se il primo colle
ad essere abitato sia stato il Colle Capitolino o il Colle Palatino dai Latini,
fatto sta che con la nascita di Roma la popolazione si concentrò in una prima
area urbana che si andava delineando sfruttando le difese naturali dei sette colli, ovvero il
Palatino, il Capitolino, l’Aventino, il
Celio, l’Esquilino, il Viminale e il Quirinale.

Il re governava con il sostegno del senato, composto da 100 anziani scelti dal re tra i patrizi, e con la collaborazione dei comizi curiati, plebei, sempre scelti dal re.
Le decisioni che venivano prese in sede collettiva riguardavano la vita sociale, le costruzioni edilizie da edificare, le celebrazioni religiose e le strategie belliche.

I riti funebri prevedevano la sepoltura della plebe all’interno
delle necropoli, al di fuori delle mura cittadine, assieme ai corpi dei morti
venivano lasciati del cibo e altri
oggetti utili per il trapasso dei defunti.
I corpi dei patrizi venivano invece inceneriti .
La fortuna di Roma fu principalmente data dalla sua posizione,
snodo di scambi estremamente strategico: Roma era infatti collegata da diverse vie di comunicazione: attraverso l’Etruria si raggiungevano le città della
Magna Grecia, grazie al Tevere si raggiungeva il mare e si trasportavano
facilmente le merci e infine, grazie alla Via Salaria si raggiungevano le coste
dell’Adriatico. Gli scambi commerciali avevano come oggetto il baratto, il sale era un bene molto prezioso e assumeva il valore di una moneta importante.
ok cmq ne hai scritto troppo ma grazie pk è stato utile
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