Incredibile come il panorama che offrono, le Dolomiti sono il castello della terra in cui probabilmente risiedevano i tanti dei che nel corso dei millenni gli uomini hanno voluto immaginare, tra quei torrioni, quelle guglie, quelle terrazze che si aprono sugli strapiombi come pulpiti divini da cui osservare, da distanza, le piccolezze delle vicende umane.
Insolito, come il processo geologico che le ha generate, come se quegli stessi dei, 250 milioni di anni fa, avessero iniziato ad accumulare intenzionalmente i coralli più preziosi che il mare poteva offrire e le conchiglie più belle, mescolandole in quell'enorme calderone con alghe calcaree, per poi lasciar riposare questo tiepido lievito madre per altri 100 milioni di anni almeno, per vederle nascere quando tra i 60 e i 5 milioni di anni fa gli scontri tra la zolla terrestre africana e quella europea le spinse prepotentemente in fuori e infine per vederle crescere in tutta la loro bellezza fino a superare i 3000 metri d'altitudine, crescita che è ancora in corso.
Non c'è da stupirsi che le montagne delle Dolomiti siano la culla del turismo invernale italiano, con località come Cortina d'Ampezzo e comprensori sciistici che permettono di godere pienamente di questa natura così scenografica e spettacolare, così come di quello estivo, con i suoi sentieri e le sue valli, i suoi pascoli e quella cultura ospitale e rispettosa di un tale straordinario patrimonio ambientale.
Il nome Dolomiti deriva da Dolomieu, il geologo francese che, nella seconda metà del 1700 si accorse della loro natura particolare, e, in un certo senso, le scoprì.
Il clima delle Dolomiti è tipicamente alpino, con inverni freddi e nevosi ed estati fresche con frequenti precipitazioni.
L'unico ghiacciaio rilevante è quello della Marmolada (che viene generalmente inclusa nelle Dolomiti pur avendo una conformazione geologica differente). Il territorio è soggetto a frequenti frane.
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