La pòlis di Sparta: l'oligarchia, il regime militare, classi sociali, infanzia e condizione femminile
Il regime di Sparta (video)
Le più famose pòleis del mondo greco furono Sparta e Atene, queste città erano basate su principi e governi estremamente diversi, praticamente opposti.
La realtà di Sparta era molto diversa da quella di Atene perché il governo reggeva su un’oligarchia (governo di pochi) che richiedeva costante attenzione, a governare erano i pochi discendenti dei padri fondatori, una casta nobile e militare che deteneva tutti i diritti e prendeva tutte le decisioni.
A Sparta vigeva un regime militare in cui la vita privata del singolo individuo non contava nulla, a contare era solo l'esercito e l'unica ambizione concessa era quella di diventare un valoroso soldato.
La storia di Sparta
Sparta non era affacciata sul mare, si trovava infatti nel centro della penisola del Peloponneso, la sua ricchezza derivava dall'agricoltura molto sviluppata grazie all'utilizzo massiccio degli schiavi.
Il nemico più temuto era sempre quello interno, ossia la maggioranza numerica della popolazione achea sottomessa, per questo motivo la vita di Sparta era completamente militarizzata.
Chi erano Spartiati, perieci e iloti
Gli Spartiati erano i discendenti dei conquistatori Dori, i perieci erano commercianti, artigiani e allevatori che pur essendo uomini liberi non potevano ricoprire cariche pubbliche e generalmente vivevano nei villaggi intorno a Sparta, gli iloti erano i discendenti degli Achei sottomessi.Solo gli Spartiati, appartenenti ad una ristretta e impenetrabile aristocrazia scritta con il sangue dei propri avi, erano cittadini di Sparta e dovevano essere sempre pronti a combattere e a governare lo stato.
Gli Iloti non avevano alcun diritto, erano gli schiavi che mantenevano gli Spartiati con il lavoro dei campi e se diventavano troppo numerosi potevano essere uccisi arbitrariamente.
L'oligarchia di Sparta
I nobili erano dediti alla guerra sin da piccoli, l'addestramento per farli diventare bravi e coraggiosi soldati avveniva fin dalla più tenera infanzia e i sacrifici da sostenere erano continui.
Capitava, per esempio, che alla nascita di un neonato fossero gli anziani a esaminarlo e a decidere se poteva vivere, e diventare quindi un valoroso soldato, o morire perché malformato o semplicemente di costituzione fragile.
L'infanzia a Sparta
La vita degli spartiati
La vita militare vera e propria iniziava dai 20 anni, quando si entrava effettivamente nell'esercito attivo, ma anche da adulti e sposati, la vita degli Spartiati continuava a svolgersi in caserma, dove continuavano a consumare i pasti in comune e a dormire, sia in città che in campagna, nelle tende da campo.Compiuti i 30 anni gli spartiati potevano prendere parte all'Apella, l'assemblea popolare che eleggeva i 5 efori (una sorta di ispettori) e i 28 membri anziani della Gherusia a cui spettavano il potere legislativo e quello giudiziario.
Il potere esecutivo spettava a due re nominati per diritto ereditario che, in tempo di guerra, scendevano in campo e comandavano l'esercito.
Le donne di Sparta
Le ragazze di Sparta godevano di grandi libertà, praticavano molta attività sportiva e lo facevano esattamente come gli uomini, nude, tanto nelle palestre quanto negli stadi. Non era precluso loro nessuno sport, si esercitavano nella lotta e nel lancio del giavellotto che era ufficialmente un'arma da guerra.

Se agli uomini veniva richiesto carattere e disciplina allo stesso modo dovevano essere educate le donne in quanto future madri di soldati.
I GRECI
(ultimo aggiornamento ottobre 2020)
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