Il paesaggio è la cornice ambientale che ci si prospetta davanti, da qualsiasi punto della terra si guardi, l'ambiente che ci circonda e che possiamo osservare. Questo significa che il paesaggio è sempre diverso e che può essere il più vario in quanto condizionato dalla nostra posizione e dal nostro punto di vista soggettivo.
Il paesaggio può riguardare montagne, colline, mare e oceani, ma anche città, strade, case, tutto quello che il nostro sguardo può cogliere intorno a noi rappresenta il paesaggio che ci attornia.
Anche per questo motivo gli elementi del paesaggio vengono distinti tra naturali e antropici, ossia quelli creati dall'uomo e che modificano il paesaggio naturale in modo artificiale, solitamente "funzionale" alla vita umana.
Il fattore naturale e quello umano entrano in stretta correlazione e il paesaggio assume una connotazione antropologica che può rappresentare delle vere e proprie "identità" nelle popolazioni.
Il paesaggio è soggetto a continue trasformazioni, sia per cause naturali e indipendenti dalla volontà umana, per esempio in seguito ad eventi catastrofici e imprevedibili come i terremoti, sia per volontà dell'uomo, attraverso gli interventi di edilizia urbana. I vincoli paesaggistici servono per trovare un giusto compromesso tra la percezione del paesaggio, soprattutto nei confronti delle popolazioni che vi abitano, e le esigenze sociali, in questo modo è possibile mantenere un equilibrio rispettoso del territorio e delle costruzioni, anche storiche, che lo caratterizzano.
Nelle grandi metropoli, come New York, il paesaggio naturale spesso non si intravede facilmente e l'elemento antropico prevale prepotentemente, anche questo è un paesaggio urbano che può essere affascinante o meno, dipende dal punto di vista da cui lo si osserva...
Se il cuore delle metropoli batte al ritmo di una vita frenetica scandita dai grandi investimenti delle aziende multinazionali, delle sedi finanziarie e commerciali di società di tutto il mondo ed ha il fascino luccicante del lusso, delle boutique griffate, dei ristoranti gourmet e degli alberghi a cinque stelle, le periferie sono spesso desolate e tristi, le case si deformano in casermoni, i quartieri in dormitori sovraffollati e l'ambiente circostante è spesso degradato, incapace di umanizzare il paesaggio con l'elemento naturale, destinato a cedere all'ulteriore avanzamento del cemento.
La coltivazione della lavanda è molto diffusa in Provenza, per quanto la lavanda sia una pianta e dunque un elemento naturale il paesaggio è frutto anche di scelte antropiche, e il risultato è sicuramente spettacolare...
Ma anche senza l'intervento umano la natura sa essere un'artista straordinaria, come nel caso del Gran Canyon, sculture che non sono state intagliate dall'uomo ma plasmate dal tempo e dall'azione del fiume, e forse anche da altri eventi atmosferici risalenti a moltissimi anni fa e ancora non del tutto accertati...
Il paesaggio può essere quindi completamente naturale, raro da trovare e corrispondente a quelle zone in cui la vita dell'uomo non è facile e quindi non ci sono insediamenti, umano se l'intervento dell'uomo è stato rispettoso dell'ambiente e ne ha mantenuto le caratteristiche, a volte anche valorizzandole, o completamente costruito se l'intervento dell'uomo è stato totale e ha nettamente inibito e prevaricato le caratteristiche ambientali originarie.
Per quanto sempre diverso, il paesaggio ha degli elementi ambientali comuni che si ripropongono in determinate condizioni, ricreando simili influenze climatiche e ambientali, possiamo quindi parlare del paesaggio tipico della pianura, della collina, della montagna, del fiume, del lago e del mare ecc... ecc..
Per quanto sempre diverso, il paesaggio ha degli elementi ambientali comuni che si ripropongono in determinate condizioni, ricreando simili influenze climatiche e ambientali, possiamo quindi parlare del paesaggio tipico della pianura, della collina, della montagna, del fiume, del lago e del mare ecc... ecc..
ultima modifica novembre 2020
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