Verso il 2000 Avanti Cristo, nelle pianure del Tigri e dell'Eufrate, si riversarono numerosi popolazioni nomadi provenienti dal nord. Queste genti conquistarono le città sumere ma non resero schiavi gli abitanti, i popoli impararono a convivere e a mescolarsi tra di loro.
Fra tutte queste popolazioni nel 1800 Avanti Cristo emersero i babilonesi che, sotto la guida del Re Hammurabi, fondarono un grandissimo impero la capitale fu Babilonia, una delle città più splendenti del passato.
Il Re Hammurabi continuò l'opera dei sumeri costruendo grandi opere pubbliche e organizzò l'esercito affinché difendesse le terre e i sudditi vi potessero vivere in pace.
Scelse una divinità sumera da porre come divinità sovrana sulle altre, il dio della tempesta Marduk in grado di controllare le piene dei fiumi e donare la pioggia. Sorsero grandi templi dedicati a Marduk e a suo figlio Nabu, il dio della scrittura, e furono celebrati con grandi processioni che coinvolgevano la popolazione tutta.
Fu con i babilonesi che nacque l'astronomia, osservando il cielo dal piano superiore della zigurrat gli astronomi babilonesi distinsero i pianeti dalle stelle, scoprirono la causa delle eclissi e impararono a prevederle (o a predirle), individuarono le fasi lunari e suddivisero l'anno in mesi, settimane, giorni e ore.
Dall'astronomia, scienza che aveva solide basi scientifiche, sconfinarono nell'astrologia, illudendosi di poter predire il futuro attraverso lo studio degli astri. Ma sempre grazie alle basi scientifiche furono di molto approfondite la geometria e la matematica, furono stabilite le misure del tempo, del peso e della lunghezza, da cui gli altri popoli antichi avrebbero poi attinto negli scambi commerciali e che sarebbero rimasti alla base di moltissime civiltà.
ultimo aggiornamento novembre 2020
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