Ogni giorno vengono scoperte nuove stelle e galassie, e la tecnologia che permette questi studi è in continua evoluzione, ma la geografia astronomica è una scienza antichissima che risale ad alcuni secoli prima della nascita di Cristo.
I Greci in particolare si sono dedicati con molta attenzione allo studio astronomico, il matematico Eratostene, nel III secolo a.C. era addirittura riuscito a calcolare la misura della terra con risultati sorprendentemente vicini a quelli reali così come Aristarco di Samo sostenne che la Terra non si trovava al centro dell'Universo e che era la Terra a ruotare attorno al sole e non viceversa, anche se questa "teoria", che a noi oggi appare semplice e chiara esattamente come il fatto che la terra è tonda e non piatta, non riuscì ad abbattere le resistenze culturali che ponevano la grandiosità dell'essere umano sopra ogni cosa, e dunque ad essere accettata.
La geografia astronomica si occupa quindi dello studio dei corpi celesti, ed è in quest'ottica che guarda alla Terra, analizzandola nell'interezza del suo corpo in quanto "astro", studiandone la forma, tracciandone le coordinate e definendone le dimensioni e i movimenti. Lo studio della Terra si estende inevitabilmente a quello del Sistema Solare, di cui la terra fa parte, con una particolare attenzione al rapporto che lega la Terra al Sole perché proprio da questo rapporto ed equilibrio dipende la vita sulla terra. Anche la Luna è oggetto di importanti studi, il nostro satellite infatti influisce su molti aspetti della nostra vita condizionando, per esempio, le maree.
ultimo aggiornamento novembre 2020
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