L'acqua penetra nel terreno attraverso la pioggia, la neve e la grandine, e se il terreno è permeabile, perché composto da ciottoli o molto sabbioso, scende in profondità, fino a quando non incontra uno strato di roccia impermeabile e si ferma, formando quindi un accumulo di acqua sotterranea, la falda freatica, una sorta di "serbatoio" non visibile ai nostri occhi che può essere più o meno grande a seconda della conformazione del terreno e, di conseguenza, che può avere grandi capacità di immagazzinamento d'acqua o modeste.
Questa falda si espande alimentata dell'acqua, e quando incontra una spaccatura nel terreno che la riporta in superficie riaffiora, sotto forma di sorgente. Le falde possono essere sfruttate attraverso la creazione di pozzi, in questo modo è possibile attingere ed eventualmente convogliare l'acqua secondo le necessità ambientali.
Se il terreno è composto da rocce calcaree l'acqua può essere convogliata in modi diversi, la roccia calcarea infatti pur essendo permeabile e consentendo all'acqua di filtrare attraverso ad essa, l'accoglie in un modo molto particolare.
Se il terreno di rocce calcaree è in forte pendenza l'acqua "scivola" in superficie senza penetrare, se invece la pendenza è modesta l'acqua penetra in grande profondità, così a fondo da non poter essere recuperata attraverso i pozzi. L'anidride carbonica contenuta nella sacca d'acqua ha un'azione corrosiva sulle rocce e le modifica creando fessure, spaccature e profonde buche. Queste profonde modifiche dello strato roccioso sotterraneo assumono i nomi di doline, vore, capivento e grave.
Quando l'acqua raggiunge lo strato impermeabile l'azione corrosiva dell'anidride carbonica sugli strati superiori diventa ancora più energica, creando grotte e gallerie sotterranee nelle quali scorre fino a quando supera le rocce calcaree e riesce a sgorgare in superficie.
Gli esempi più significativi di questo fenomeno di erosione calcarea nel territorio italiano sono quelli del Carso, in Friuli Venezia Giulia, dell'Alta Murgia in Puglia e le Gravine di Matera.
La prima foto mostra la sorgente del Po, in località Pian del Re, in Piemonte, mentre la seconda mostra la sala dell'altare della Grotta Gigante, visitabile nel percorso museale di Sgonico, a Trieste.
ultimo aggiornamento novembre 2020
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