I vulcani: definizione, tipologie e attività dei vulcani


Cosa sono i vulcani?

I vulcani sono montagne che si sono formate dalla spaccatura e conseguente fuoriuscita sulla crosta terrestre di magma incandescente, la lava si è accumulata e ha dato origine alla formazione montuosa.

Il vulcano al suo interno presenta una camera magmatica dove ristagna il magma incandescente, un camino, ossia una via d'uscita verso l'alto per il magma e la bocca, il punto vero e proprio di fuoriuscita della lava. Se la bocca del vulcano è molto ampia si chiama cratere, ma è comune che un vulcano abbia anche numerose bocche secondarie da cui fuoriesce il magma quando il vulcano è in eruzione.

Le formazioni vulcaniche hanno interessato tutta la terra e non solo quella emersa per cui oltre ai vulcani subaerei, posti sul suolo, ci sono anche quelli sottomarini, sommersi dalle acque.

I vulcani, definizione e descrizione per la scuola

Le forme dei vulcani possono essere diverse:

vulcani a cono: 

proprio come un cono rovesciato, questi vulcani presentano dei pendii molto ripidi.  La forma è dovuta al tipo di lava, vischiosa e con un elevato tasso di acidità, che tende a raffreddarsi molto velocemente e quindi a non raggiungere la base del vulcano, stratificandosi sulle parti più  alte. Infatti si chiamano anche strativulcani.

vulcani lineari:

si tratta per lo più di vulcani sottomarini. La lava fuoriesce molto lentamente da fessure lunghe e sottili e si raffredda lentamente, senza creare rilievi.

Vulcani a guglia:

le eruzioni vulcaniche violente e l'immediato raffreddamento della lava fa si che i depositi si solidifichino nella parte più alta del vulcano, dando appunto l'impressione visiva delle guglie

Vulcani a scudo

la composizione fluida della lava e il suo lento raffreddamento la portano a percorrere tutta la parete della montagna, depositandosi praticamente ovunque fino al letto e dando ai vulcani una forma morbida. Questi sono i vulcani più diffusi.


Oltre che per la loro forma, i vulcani si distinguono per il tipo di materiale che eruttano, si parla quindi di vulcani rossi quando espellono colate di lava rossastra e si parla di vulcani grigi quando l'eruzione è un'esplosione di zampilli di lava e materiale magmatico. I vulcani grigi sono molto pericolosi perché la violenza di queste esplosioni è incontrollabile.

L'attività e la pensione dei vulcani

I vulcani possono poi essere attivi, se periodicamente o sistematicamente emettono colate di lava accumulata nella camera magmatica. Se non manifestano fuoriuscite ma la camera è piena o in fase di riempimento si considerano "in quiescenza", ossia vulcani che potrebbero eruttare in qualsiasi momento. Dopo la fuoriuscita la camera si svuota, per tornare poi ad accumulare lava da riversare nella successiva eruzione.

Quando la camera magmatica cessa di riempirsi di magma il vulcano diventa inattivo.

Anche nella fase di quiescenza o quando un vulcano cessa la propria attività si possono verificare fenomeni di vulcanismo secondario che si manifestano con fuoriuscite di fumi, geyser o sorgenti termali.

I crateri degli antichi vulcani ormai spenti hanno spesso iniziato ad accogliere l'acqua piovana, trasformandosi in laghi vulcanici.

L'Italia è una terra ricca di vulcani, alcuni attivi come il Vesuvio e l'Etna, molti ormai spenti, e molti sono i laghi di origine vulcanica presenti sul territorio.

I laghi vulcanici, vulcani che la natura ha trasformato in laghi


ultimo aggiornamento novembre 2020

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