Origini degli Unni



La storia degli Unni è molto antica e ha lasciato tracce in un vastissimo territorio tanto che non si può parlare di un unico ceppo etnico ma di una cultura multietnica che si distingue in tre grandi gruppi: gli unni rossi, i bianchi e i neri.

Le testimonianze più antiche degli Unni Rossi si trovano nei documenti cinesi e parlano di un popolo chiamato Hiang-nu che minacciò ripetutamente i governi cinesi tanto da riuscire, per un certo periodo, ad ottenere grandi tributi economici, la Grande Muraglia fu costruita per difendersi dai loro attacchi ma ad allontanarli definitivamente fu una grande battaglia, nel I secolo A.C. che vide il definitivo trionfo dei guerrieri cinesi sui saccheggiatori Unni.

Gli Unni bianchi vivevano invece ai confini con la Persia, dove vi si stabilirono in modo permanente e vivendo in modo stanziale, oltre ad aver abbandonato il nomadismo - tipico degli altri Unni - erano anche diversi fisicamente, vengono descritti come un popolo dalla pelle chiara e di bell'aspetto, in contrasto quindi con le sembianze spaventosamente brutte attribuite agli Unni Neri, quelli che conosciamo per le grandi imprese di conquista del più grande dei suoi re, Attila.

Che provenissero dalla Cina, dalla Siberia o dal Kazakistan, tracce del passaggio Unno sono state rinvenute nel vasto territorio dell'ex Unione Sovietica, in Cina ma anche in Africa settentrionale e in Inghilterra, estendendo di molto il territorio che li vide, ad un certo punto della storia, concentrarsi in Ungheria dove, in soli 8 anni di regno, Attila riuscì a imprimere il suo nome nella storia in modo indelebile.

Ricerca sull'origine degli Unni, il popolo di Attila

Ma per arrivare ad Attila bisogna ripercorrere i passi fatti nei secoli addietro da questi Unni che si spinsero verso Ovest, mossi innanzitutto dal cambiamento climatico che nei primi secoli del cristianesimo vide un forte abbassamento delle temperature e una siccità ciclica che inaridì le steppe, spingendo le carovane di nomadi a cercare territori più favorevoli.

Gli Unni erano popoli nomadi, abituati a spostarsi in gruppi composti da una decina di famiglie per occupare territori in grado di garantire caccia e foraggio per i cavalli, erano pirati delle steppe e guerrieri molto abili, con i loro spostamenti ne generavano altri, quelli delle popolazioni che non volevano essere soggiogate in fuga, ma se le popolazioni residenti accettavano di pagare i propri tributi, ossia di fornire cibo e ricchezze, potevano convivere da alleati. 
Quella degli Unni era una cultura multietnica, per quanto vengano generalmente descritti come popoli dai tratti mongolici solo un quarto degli unni aveva queste caratteristiche fisiche, erano quindi in grado di sconvolgere le razze, annettendo chiunque volesse unirsi. Se un guerriero Unno si dimostrava molto abile e carismatico poteva aggregare attorno a se molti nuclei, creando quindi un clan e una dinastia reale che si sarebbe mantenuta tale solo se tutta la stirpe a seguire avesse mantenuto la leadership, altrimenti si sarebbe estinta. Gli Unni non avrebbero seguito imperatori privi di personalità, erano molto fedeli ai propri re perché li rispettavano, e i re unni erano innanzitutto grandi guerrieri in grado di incutere terrore e garantire quindi il sostentamento per tutta la comunità.





ultimo aggiornamento novembre 2020

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