I Visigoti, con la loro avanzata (che altro non era che una migrazione di massa) contribuirono alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, rivestendo un ruolo di primo piano per altri due secoli e mezzo.
Verso la metà del III secolo i Visigoti occuparono la Dacia, a ridosso del confine nord orientale dell'Impero Romano, inevitabilmente iniziarono gli scontri con gli eserciti imperiali, l'Imperatore Valente ottenne una vittoria sul campo ma decise di non scacciarli, concesse loro una pace favorevole che gli permetteva di insediarsi lungo la linea di confine con l'obiettivo di sfruttarli come potenziali alleati per scoraggiare altri popoli barbari.
Gli accampamenti dei Visigoti però non garantivano la sopravvivenza della comunità e molti gruppi iniziarono ad allontanarsi per cercare bottini lungo i Balcani meridionali, di nuovo romani e visigoti tornarono a fronteggiarsi ma questa volta vinsero i secondi e l'imperatore Valente morì sul campo.
A Valente successe Teodosio, imperatore di grandi capacità che realizzo quello che probabilmente per Valente era solo un vago disegno, concesse delle terre al Visigoti e li incorporò nell'Impero quali federati, assicurandosi così nuove e motivate forze all'interno dell'esercito ufficiale.
Quando Teodosio stabilì la sua linea di successione, assegnando al figlio Onorio l'Impero d'Occidente e al figlio Arcadio quello d'Oriente, lo scenario cambiò radicalmente.
Il generale che guidò i visigoti verso vittorie mai sperimentate fu Alarico, e la preda era una città fino a quel momento ancora inviolata, la culla dell'Impero, Roma.
Con il Sacco di Roma i Visigoti non solo attaccano il potere centrale ma riescono in un'impresa fino a quel momento tentata solo da Annibale, 600 anni prima, e ci riescono senza particolare sforzo.
Entrano in città, bruciano monumenti, depredano case e quartieri signorili e spargono sangue e terrore, ma moderatamente, risparmiando le Chiese e le persone che vi avevano trovato rifugio essendo loro stessi molto religiosi - non cristiani ma ariani.
Il ruolo dei visigoti sarà fondamentale quando decideranno di schierarsi a fianco di Ezio e contro Attila, combattendo in Francia quella che è stata definita una delle quindici battaglie più importanti della storia.
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