Simbolo massimo di questa rivoluzione è la trasformazione dei ruoli: da raccoglitori si diventa agricoltori, da cacciatori si diventa allevatori.
Questa trasformazione è da leggere in una chiave programmatica complessa, l'uomo (anche se di uomo ancora non si tratta...) aveva sempre risposto ai suoi bisogni in base alle necessità del momento, investire energie e materie per un progetto futuro rappresenta sicuramente una prospettiva nuova.
Dieta sana e Boom demografico
La prima conseguenza della rivoluzione neolitica è l'aumento della popolazione. Aumento dettato dal variare dell'alimentazione. Mentre l'uomo del paleolitico aveva una dieta il cui alimento principale era la carne, e dunque le proteine, con il diffondersi della coltivazione dei cereali si passa ad un'alimentazione che ha alla sua base carboidrati, fibre e proteine. La diversa alimentazione, più sana ed equilibrata, rendeva le donne più fertili, di conseguenza nascevano più figli.

Nel neolitico lo sviluppo sociale è già tale da rendere l'infanticidio come un atto non accettabile, i gruppi crescono e con il numero di abitanti crescono le esigenze di tutti ed è nella collaborazione di tutti che si sviluppa un modello equilibrato di società.
Il tempo libero, nel neolitico è ben poco, e dai ritrovamenti nei siti archeologici emerge che non veniva tanto utilizzato per realizzare monili e amuleti ma piuttosto per rispondere alle esigenze funzionali di una società sempre più complessa.
Durante il neolitico il lavoro era tanto e occorreva essere pratici.
Fondamentale, nel neolitico, fu l'equilibrio dei ruoli, interscambiabili e non rigidi, e la comprensione che agricoltura e allevamento dovevano essere integrati tra di loro per poter ottenere i massimi benefici.
La coltivazione dei cereali, rispondeva meglio alle esigenze di grandi raccolti, mentre dai tuberi e dagli alberi da frutto si potevano ottenere solo limitati quantitativi di prodotto molto deperibile, i cereali potevano essere conservati e potevano sfamare la popolazione crescente.
Negli orti poi si iniziarono a coltivare legumi, ricchi di proteine vegetali, ma anche questo nuovo lavoro richiedeva energie e tempo. Il tempo di ognuno veniva impiegato a seconda delle proprie capacità e della propria forma fisica. Non c'era una rigida suddivisione dei ruoli ma ci si aiutava, rendendosi tutti utili.
Gli anziani e i bambini potevano badare agli animali nei recinti mentre le donne si occupavano degli orti e della cucina, gli uomini con i ragazzi più grandi erano impiegati nei campi e nel periodo del raccolto venivano aiutati anche dalle donne, che venivano sostituite nei loro ruolo dagli anziani e dai fanciulli. C'era poi la produzione dei manufatti, e la cottura delle ceramiche, e anche in questi momenti si collaborava per il benessere e la sopravvivenza di tutto il gruppo.
La religione nel neolitico

Numerose testimonianze di insediamenti neolitici ci aiutano a comprendere i ritmi della vita e i bisogni da soddisfare, nel rispetto delle diverse realtà geografiche.
A Çatal Hüyük, presso l'attuale città turca di Konya, sono stati rinvenute testimonianze di diversi insediamenti risalenti a 9000/7700 anni fa.
La città di 8000 anni fa
I ritrovamenti più antichi ci parlano di una comunità che viveva di agricoltura e che coltivava l'orzo, il grano, i piselli e altri legumi, raccoglieva poi mandorle, pistacchi e colza, utilizzata per l'estrazione dell'olio, i soli animali domestici erano cani e pecore ma si praticava la caccia. In questo insediamento, per più di 2000 anni non si è fabbricato nessun utensile di ceramica (terra cotta), sostituita dall'argilla seccata al sole, con cui si intonacavano le zone dove si conservavano gli alimenti e si costruivano i muri delle case.
Çatal Hüyük 8000 anni fa era già una città e gli edifici erano costruiti secondo una pianta architettonica complessa: non sorgevano casualmente ma si appoggiavano gli uni agli altri, sviluppandosi in modo razionale. Questo implica considerare che, già 8000 anni fa, qualcuno non dedicava il proprio tempo al lavoro dei campi ma rivestiva ruoli diversi nella società, organizzando lo spazio urbanistico in modo da rispondere alle esigenze della popolazione.
Le case non avevano porte al pianterreno ma aperture sui tetti o nei sopralzi, la gente camminava quindi sui tetti e accedeva alle singole abitazioni attraverso delle scale. Questa soluzione suggerisce una forma di difesa dall'esterno, rimosse le scale entrare era molto difficile, se non impossibile, e questo permetteva di difendere gli abitanti dai nemici e dai ladri.
Molti degli edifici di Çatal Hüyük contenevano altari e nicchie per offerte, affreschi e rilievi, questi edifici non erano abitazioni civili ma templi e, visto il numero di templi rinvenuto si è portati a credere che si trattasse di una "città santa" meta di pellegrinaggio. A Çatal Hüyük si era già sviluppata una forma di società evoluta in cui si distinguevano diverse professionalità (gli architetti, i sacerdoti, artigiani per la realizzazione degli altari e degli idoli...).
Un'altra città neolitica è quella esistita nel sito di Hacilar, a pochi chilometri da Budur. Anche qui le strade erano i tetti e non esistevano porte al piano terreno, nei cortili sono stati ritrovati focolai utilizzati in comune dagli abitanti di più abitazioni, tutte le strutture sono in argilla cotta al sole.
I vasi in terracotta comparvero circa 7500 anni fa, affiancandosi all'altissima produzione di manufatti in selce e in ossidiana, il vetro vulcanico raccolto o scavato sulle pendici dei vulcani. Anche questa città rappresenta un neolitico solo agricolo, non veniva praticato l'allevamento ma la caccia, la fonte principale di alimentazione era rappresentata dai cereali e dai legumi. Un solo edificio per il culto è stato rinvenuto ad Hacilar, città probabilmente più laica rispetto a Çatal Hüyük.
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Ultimo aggiornamento: 27 ottobre 2020
bellissimo il sito ma dovete aggiungere un paio di cosette ma continuerò a consigliarlo ai miei amiche della 1 f medie bravini
RispondiEliminaDovevo fare una ricerca sul neolitico e grazie a voi ho trovato tutto quello che mi serviva, grazie!
RispondiEliminaOttimo ed esauriente
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