Nessuno è mai riuscito ad addomesticare una lepre anche se, oltre a vivere allo stato brado, possono essere allevate e reintrodotte poi negli ambienti naturali quando occorre ripopolarli.
L’habitat ideale della lepre è un ambiente pianeggiante o collinare dove si trovano ripari naturali e cibo, la lepre infatti non si scava la tana ma stabilisce il suo “covo” sfruttando i nascondigli del territorio come dislivelli, sassi e cespugli. Deve nascondersi dai predatori ed è molto abile a farlo, sia per la sua conformazione fisica che le conferisce un fisico scattante e atletico, perfetto per la corsa, sia per la vista acuta e l’udito attento che le permettono di avvertire in tempo i pericoli.
Quando un predatore si avvicina la lepre si acquatta e resta immobile e solo quando questo è realmente molto vicino scatta in una rapida corsa a zig zag che può raggiungere anche i 70 km orari, cercando di far perdere le proprie tracce e un rifugio dove nascondersi. Conosce molto bene ogni centimetro del territorio in cui vive, per un raggio di un paio di km, e sa esattamente dove scappare se in pericolo o dove dirigersi per cercare il cibo. Nel suo territorio si trovano solitamente fonti alimentari diverse: l’erba dei terreni incolti e il foraggio, i legumi, gli ortaggi e la frutta delle coltivazioni.
La gestazione delle lepri
La primavera e l’estate sono le stagioni dell’abbondanza, il cibo è tanto e vario ed è questa la stagione privilegiata per l’accoppiamento. La gestazione delle lepri dura 42 giorni al termine dei quali nascono in media 2 o 3 cuccioli che pesano circa 100 grammi e hanno già il pelo e gli occhi aperti. La particolarità della lepre è quella di poter portare a termine gravidanze multiple in periodi diversi, in pratica possono restare incinte quando lo sono già e far nascere i cuccioli pronti a nascere quando arriva il tempo del parto, per ripetere l'operazione quando la seconda cucciolata è pronta per venire al mondo.
I cuccioli di lepre
I cuccioli della lepre per alcune settimane non emanano alcun odore, grazie a questo meccanismo di difesa, e all'istinto che li porta a rimanere immobili in osservazione, riescono a risultare praticamente invisibili ai predatori. Mamma lepre, poi, si reca ad allattare i piccoli una sola volta al giorno, limitando così la possibilità di esporli al pericolo di essere individuati.
Se trovate un cucciolo di lepre nascosto durante una passeggiata in campagna o nel bosco non toccatelo e non prendetelo, non è abbandonato e non si è perso, è semplicemente al sicuro!
La lepre è comunque un’animale solitario, non vive in gruppo e limita i rapporti con gli altri esemplari all'accoppiamento e al rendere i piccoli autonomi, che raggiungono la maturità sessuale a 6 mesi circa.
Durante l’inverno le lepri non vanno in letargo, l’ambiente diventa avaro di cibo e si arrangiano con quello che trovano: ghiande, semi, cortecce, radici…
Che dire ancora di questo curioso animaletto che da sempre vive in natura, conosciuto e celebrato già dalle più antiche civiltà che lo hanno ritratto nelle tombe egizie e nei dipinti cinesi o riprodotto nelle miniature persiane, forse che anche in cielo c’è una costellazione a loro dedicata? O che nelle leggende irlandesi prende il posto del gatto nero nel far compagnia a streghe e fattucchiere...
ultimo aggiornamento novembre 2020
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