Durante i due anni in cui regnò vi furono gravi catastrofi come l'eruzione del Vesuvio che sommersero Pompei ed Ercolano, ricche città romane, un feroce incendio che per 3 giorni infiammò Roma e un'epidemia pestilenziale.
Tito seppe gestire con grande umanità questi eventi, mettendo mano anche alle proprie tasche e invitando i ricchi a seguire il suo esempio, ma Tito non può essere riassunto in queste sole circostanze.

Innanzitutto va ricordato che per mano sua, agli ordini del padre appena nominato imperatore, distrusse il secondo tempio di Gerusalemme e pose fine alle guerre giudaiche, reprimendole nel sangue... uomo saggio e intelligente, dotato di grandissima memoria, aveva comunque anche lui i suoi lati oscuri, lati che non ebbero il tempo di esprimersi pienamente nel corso del suo principato troppo breve.
Fu sotto di lui che si inaugurò il Colosseo, voluto da Vespasiano per ridare a Roma quello spazio che Nerone si era voluto prendere per se' e per il suo lago privato...
Ebbe due mogli e un'amante importante, Berenice, definita la seconda Cleopatra, grande amore della sua vita che dovette infine abbandonare per non dispiacere il senato e il popolo che non vedevano di buon occhio questo legame, e questo sarà forse il più grande rimpianto della sua vita.
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